La Fondazione Perez&Koskowska sostiene il film
“Genoeffa Cocconi: i miei figli, i fratelli Cervi”
 

Aleo Film S.r.l. e Schicchera Production S.r.l.

Rassegna stampa

La Gazzetta di Parma

Terminate le riprese di «Genoeffa Cocconi» 
La madre dei fratelli Cervi narrata da Marco Mazzieri.

24 Emilia

La Resistenza al femminile attraverso gli occhi di Genoeffa Cocconi in un film di Marco Mazzieri

Gazzetta di Reggio

La vita esemplare di Genoeffa diventa un film sulla resistenza

Stampa Reggiana

Fratelli Cervi, al via le riprese del docufilm su Genoeffa Cocconi (...)

Dall’incontro tra il regista Marco Mazzieri e le produzioni Aleo Film S.r.l. e Schicchera Production S.r.l. parte la produzione di questo film documentario che sin dall’inizio vede la collaborazione attiva dell’istituto Alcide Cervi e che ottiene subito il sostegno dei Comuni di Reggio Emilia, Parma, Gattatico e Campegine tramite Patrocinio e la completa disponibilità al supporto nell’organizzazione delle giornate di set.

Giungono, inoltre, il supporto da parte dell'Assessorato della Regione Emilia-Romagna alla Programmazione territoriale, Edilizia, Politiche abitative, Parchi e forestazione, Pari opportunità, Cooperazione internazionale allo sviluppo ed il sostegno dell’Emilia-Romagna Film Commission nel Bando per il sostegno alla produzione rivolto alle imprese con sede nella Regione Emilia-Romagna nell’estate 2022.

Il film documentario “Genoeffa Cocconi: i miei figli, i fratelli Cervi” vede il suo punto di partenza proprio dalla famiglia Cervi, tramite un’intervista dell’autrice Lorena Ravanetti a Maria Cervi, nipote di Genoeffa Cocconi che porta alla luce il soggetto, il trattamento e la sceneggiatura.

Il film documentario vuole raccontare nella figura della madre Genoeffa Cocconi in Cervi, con uno “sguardo audiovisivo” del presente, il “dono” di un sacrificio privato che diventa pubblico, morale, sociale per innalzarsi a monito e insegnamento nell’oggi. Il soggetto, quindi, spinge decisamente nella direzione di una immediata identificazione con il personaggio di una madre esemplare del Novecento, di fede cattolica, che porta alla luce i figli, li educa, li istruisce e ne accetta il percorso di resistenza partigiana, fino al sacrificio e alla loro perdita. L’originalità del soggetto supportato e condiviso nelle ricerche dall’Istituto Alcide Cervi è proprio nel racconto in primis dello sguardo di una umile donna “contadina” che ha fatto la Storia dell’Italia, con il suo comportamento illuminato di fede, moralità, coscienza e di scelta per la libertà.

Il film è sostenuto, inoltre, dalla Fondazione Perez&Koskowska di Bologna; la Fondazione è nata nel 2021 con l’obiettivo di portare avanti il ricordo e lo spirito altruista del Dott. Manuel Perez Efrain e che è impegnata in progetti di solidarietà, cultura, volontariato, salute e sport.

Lo stile, la visione del film documentario sulla figura di Genoeffa Cocconi, è un insieme di sollecitazioni visive (fiction, animazione, repertorio filmico e d’archivio) e drammaturgiche, sostenute da una regia che valorizzi i brani di fiction interpretati dalle attrici.

Più che una regia d’innovazione è una direzione del progetto che ricerca un equilibrio narrativo, allo scopo di facilitare lo spettatore a immergersi in un racconto che vuole arrivare a più livelli di comprensione e immedesimazione. 
Questa la ragione per cui il documentario è costruito con una regia asciutta, precisa, libera da eccessivi vincoli estetici.

È qui la vera novità di questo film documentario, attenersi a modelli filmici del passato ma nello stesso tempo usare un linguaggio ricco di stimoli visivi e di contenuti adatto alla maggior possibile diffusione dell’opera.

I luoghi, i territori sono “storia” al pari dei fatti narrati, decisivi nel comprendere le azioni dei protagonisti e ancor più le azioni quotidiane di resistenza di Genoeffa. Così “la storia” di questa donna esemplare si ambienta, scorre attraverso un susseguirsi di immagini e racconto che diventa storia.


“Genoeffa Cocconi: i miei figli, i fratelli Cervi” è un film che racconta uno dei momenti storici più importanti per il nostro Paese, un argomento che da sempre interessa e riguarda tutti, dai più anziani che hanno vissuto in prima persona quegli anni, a chi li ha vissuti nei racconti di nonni e genitori, a chi li conoscerà nella sua formazione scolastica.

Realizzare un film come questo, l’anno dell’80esimo anniversario dall’inizio della Resistenza italiana, con la prima istituzionale a dicembre 2023, 80esimo anniversario della morte dei sette fratelli Cervi, con la distribuzione nel 2024, 80esimo anniversario dell’anno con il maggior numero di battaglie partigiane ed il progetto distributivo nelle scuole tra 2024 e 2025 (80esimo anniversario dalla Liberazione) è di grande valore per il racconto di quel periodo storico a tutta la cittadinanza, ancor di più se dall’inedito punto di vista femminile.